Uno degli elementi fondamentali del D.Lgs. 231/01 è l’attività di controllo periodica dell’Organismo di Vigilanza (OdV) sull’efficacia e l’aggiornamento del Modello Organizzativo. Tuttavia, un errore comune che può compromettere l’intero sistema di prevenzione aziendale è la frequenza insufficiente o irregolare dei controlli. Il monitoraggio deve essere costante e pianificato in modo tale da prevenire tempestivamente qualsiasi criticità o violazione.
Un’adeguata frequenza dei controlli consente all’OdV di individuare i segnali di rischio, aggiornare il Modello Organizzativo in base a nuove normative o cambiamenti interni all’azienda, e verificare che tutte le misure preventive siano effettivamente applicate. La mancanza di una sorveglianza regolare rischia di vanificare gli sforzi aziendali nel mantenere un Modello Organizzativo conforme ed efficace.
L’importanza della regolarità nei controlli
L’OdV deve garantire una vigilanza continua e non sporadica. Il D.Lgs. 231/01 non definisce una cadenza specifica per i controlli, ma si aspetta che questi siano proporzionati alla natura e alla complessità dell’azienda. Ecco alcuni principi che regolano la necessità di controlli regolari:
- Monitoraggio costante: L’OdV deve verificare con continuità il rispetto delle procedure e delle misure preventive, valutando periodicamente l’efficacia del Modello Organizzativo.
- Aggiornamento del Modello: I controlli periodici permettono di identificare eventuali aggiornamenti o modifiche da apportare al Modello Organizzativo in relazione ai cambiamenti normativi, tecnologici, o operativi dell’azienda.
- Prevenzione tempestiva: Un controllo frequente garantisce che eventuali criticità o violazioni vengano rilevate prima che possano causare danni significativi, limitando così i rischi di sanzioni e reputazionali.
Errori comuni nella frequenza dei controlli
- Controlli sporadici o saltati: In molte aziende, i controlli vengono svolti in maniera sporadica, spesso solo quando si avvicina una verifica esterna o in seguito a un incidente, piuttosto che su base regolare.
- Mancanza di pianificazione: Senza un piano di controllo definito e ben organizzato, l’OdV rischia di trascurare aree importanti dell’azienda, concentrandosi solo su aspetti superficiali o marginali.
- Sottovalutazione dei rischi emergenti: Controlli troppo distanziati nel tempo potrebbero non essere efficaci nel prevenire nuovi rischi emergenti, come l’introduzione di tecnologie innovative o l’apertura a nuovi mercati.
- Assenza di follow-up: Anche quando i controlli vengono effettuati, la mancanza di un follow-up efficace per verificare che le azioni correttive siano state adottate può vanificare l’intero processo di vigilanza.
Caso pratico
Un’azienda nel settore della logistica implementa il Modello Organizzativo 231, affidando all’OdV il compito di vigilare sulla sua corretta applicazione. Tuttavia, i controlli vengono effettuati solo una volta l’anno, in occasione del bilancio annuale, e si limitano a verificare la conformità documentale, senza ispezioni sui processi operativi. Nel frattempo, l’azienda decide di espandersi in nuovi mercati, senza aggiornare il Modello Organizzativo né adeguare i controlli alle nuove realtà commerciali. Dopo due anni, emerge un caso di corruzione relativo a fornitori esteri, che l’OdV non aveva rilevato. Durante l’inchiesta, si scopre che i controlli erano stati troppo rari e limitati, esponendo l’azienda a rischi non identificati.
Lezione appresa
Il caso dimostra come la mancanza di una sorveglianza regolare e mirata possa comportare l’insorgere di rischi imprevisti, soprattutto in aziende in espansione o in cambiamento. I controlli devono essere proporzionati alla complessità e alla crescita dell’azienda, con particolare attenzione ai rischi emergenti. L’OdV deve pianificare controlli periodici più frequenti e approfonditi, soprattutto in situazioni di cambiamento, per garantire che il Modello Organizzativo sia sempre aggiornato e operativo.
Come migliorare la frequenza dei controlli
- Pianificazione periodica: Definire un calendario di controlli regolari, che copra tutte le aree a rischio dell’azienda.
- Controlli mirati: Oltre ai controlli generali, prevedere verifiche specifiche su nuove attività, processi o aree che presentano un rischio maggiore.
- Monitoraggio continuo: Implementare strumenti di monitoraggio continuo per identificare in tempo reale potenziali criticità, soprattutto nei settori più a rischio.
- Follow-up sistematico: Verificare regolarmente che le azioni correttive individuate durante i controlli siano state effettivamente implementate.
L’efficacia del Modello 231 dipende in gran parte dalla regolarità e dall’adeguatezza dei controlli svolti dall’OdV. Pianificare e condurre controlli frequenti, mirati e completi permette all’azienda di prevenire rischi, mantenere il Modello aggiornato e limitare la possibilità di violazioni. La frequenza dei controlli non deve mai essere sottovalutata: un monitoraggio sporadico o insufficiente può esporre l’azienda a sanzioni e danni reputazionali significativi.